Freve che Bruxa
[Sabato 13 Agosto – Ore 19:30]
Freve che Bruxa è il sodalizio tra i Freve da Samba (D. Galletta e C. Gucchierato) e Sara Bruxada, due realtà musicali che lavorano in sinergia da molti anni.
Dopo l’ultima collaborazione in Bruxaria (2019, Sara Versolato), primo disco solo di Sara Bruxada, lo scambio di testi (prevalentemente in dialetto veneziano), melodie ed arrangiamenti che attingono a piene mani dalla musica popolare brasiliana (e non solo), sono proseguiti con costanza anche durante il lungo periodo di lock down.
In cantiere ci sono una serie di singoli, il primo uscito venerdì 17 settembre nel canale youtube de la Bruxada e successivamente disponibile anche negli altri canali digitali.
In lavorazione anche un video girato negli studi di registrazione di Daniele Novello la cui uscita è prevista per il mese di ottobre.
Il titolo “Hemp Town”, fa riferimento ad una bottega di Marghera (Via Castelli,5) il cui fondatore, Mauro Baratto, grande amico e sostenitore della musica della realtà nostrana, è venuto improvvisamente a mancare lo scorso novembre (2020).
Il testo è fluito, assieme alle lacrime incontenibili, il giorno stesso. Quando un amico in comune mi chiamò per riferirmi la notizia, mettendoci tutto il tatto e l’empatia possibile, non potevo e non volevo crederci.
Nonostante la morte si sia palesata molto presto nella mia vita ed in molteplici forme, la prima reazione è quella di paralisi, incredulità, sconcerto e profondo sconforto. Perché siamo umani, è normale.
Essendo cosciente di quanto ci sia poco da dire in certe situazioni, ho imparato a tenermi per me le condoglianze cercando piuttosto di donare quell’abbraccio che per qualche istante porta conforto.
Così sono uscite le parole del brano. Ciò che è preferibile far rimanere quando qualcuno non è più presente fisicamente, sono i bei momenti, e Mauro ne ha regalati a palate ad un sacco di persone. Basti vedere il susseguirsi di iniziative partite dopo il suo cambio di forma. Ha solo cambiato contenitore, ma l’energia che si è sentita ad eventi come il Respira Day (giugno 2021 Parco Catene), la quantità inaspettata di persone che hanno partecipato, organizzato, suonato, dipinto.
“Tutta quella roba meravigliosa era Mauro! Era esattamente ciò che trasmette il murales (di Andrea Zamenego aka Chill): amore ed armonia. È stata dura riuscire a cantarla, c’è sempre quel nodo iniziale che non fa uscire la voce… spero che il pubblico se la impari, così se mi impallo vanno avanti loro!”
L’arrangiamento di Daniele Galletta (chitarre e cori) è un omaggio alla musica del nordest del Brasile, dove la fisarmonica (Xenia Giordani) è elemento fondamentale assieme al tipico triangolo, le altre percussioni (C.Gucchierato) ed il basso (Lello Gnesutta), che conferiscono unicità alla musica portata sui grandi palchi da Luiz Gonzaga, uno dei pilastri della cultura brasiliana.
La musica nordestina non è molto conosciuta in Europa, per me è stato amore al primo ascolto. Io che la fisarmonica l’ho sempre associata al liscio, poi al tango e alla milonga, quando ho sentito le ritmiche che venivano usate in Brasile per accompagnare quella che loro chiamano sanfona (fisarmonica) e le possibilità espressive che quelle sonorità permettono, è partita la freccia al cuore!
C’è sempre quella cosa agrodolce nella musica brasiliana, un po’ come nel reggae jamaicano, e ti permette di giocare con melodie “che te ninola” e testi melanconici o diciamo non allegri. Allo stesso tempo possono catapultarti in un clima di gioia e festa in un istante! Ed alla fine non funziona così la vita stessa? I momenti duri fanno parte del gioco, bisogna imparare a mettergli un accompagnamento che riesca a renderli un po’ più leggeri e sopportabili.
A me delle volte riesce, altre meno. Questa volta me par che la sia ‘ndada più che ben, grazie, ancora una volta, alla collaborazione di splendide persone.
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