Percussioni Malinké con Giacomo Torzo

[Laboratorio – Dal 10 al 15 Agosto nel primo pomeriggio]

La musica Malinké nasce nell’Africa subsahariana circa 3000 anni fa’, ed ha preso forma per come la conosciamo noi nel 12° e 13° secolo sotto l’imperatore Sundiata Keita, in un’area compresa fra gli odierni Mali, Guinea, Senegal, Burkina Faso, e Costa d’Avorio.

“La musica Malinké è giunta ai nostri giorni attraverso il BLUES e il JAZZ, generi che si sono sviluppati negli Stati Uniti grazie alla tradizione musicale orale mantenuta intatta dalle popolazioni di origine africana ridotte in schiavitù.”

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Giacomo Torzo nasce a Treviso il 21/05/1982, città in cui risiede tutt’ora. Fin da piccolo ha avuto una grande passione per l’arte e la creatività. A 16 anni scopre il djembe e il canto e comincia a studiare la musica tradizionale della Costa d’Avorio con Ben Zito, ballerino e percussionista del balletto nazionale ivoriano negli anni ‘70. Prende parte a varie formazioni di musicisti senegalesi, djembefola e maestri del sabar (strumento tradizionale dell’etnia Wolof) e durante quel periodo suona con il ballerino Yelly Thioune, riferimento per la danza sabar in Italia e in Europa, presenza costante da sempre nel corpo insegnanti del meeting “Mama Africa”, il piu’ importante festival europeo di musica dell’Africa Occidentale.

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Comincia poi a studiare con Falou Seck, percussionista del Senegal e leader del gruppo “Djolibe”. Con lui conosce una delle piu’ importanti tradizioni della musica malinkè, quella di Faranah (Guinea) e della famiglia Oulare’, studiando ritmi tipici come Soli – Sofa – Laamba, e altri ancora. Con Falou Seck da vita al progetto “Mandinka Percussion”, un gruppo composto da tre musicisti con cui suona in vari afro meeting fest come il “Was Festival 2015” e il “Fleaps Festival 2015”. Arricchisce il suo bagaglio musicale studiando anche con Seydou Dao, djembefola del Burkina Faso, appartenente ad una delle famiglie Griot ( musicisti-cantastorie) piu’ grosse dell’area mandingue.

Fa parte del progetto della “Go Organich Orchestra” del percussionista Adam Rudolph, uno dei piu’ grossi jazzisti viventi, considerato uno dei padri della world music statunitense. Dallo scorso anno si dedica professionalmente alla musica. Oltre a sviluppare i suoi proogetti da percussionista, lavora a un album solista incentrato sulla black music e fa parte della formazione afrobeat/jazz dei Bodo Sound.