Rio Terà
[Village Stage – Mercoledì 15 Agosto]
I Rio Terà nascono nel 2010 dall’ispirazione del cantante Angelo Calleri. Il nome della band viene dal dialetto veneziano: Rio Terà significa canale interrato.
“Dove prima c’era una via d’acqua a dividere due opposte sponde ora c’è un passaggio, una via che unisce, una strada dove far circolare persone, cose e idee; mentre sotto l’acqua ancora fluisce e scorre libera, portando la sua energia salvifica e rinnovatrice.”
I Rio Terà ambiscono ad essere uno strumento di comunicazione; una via nuova che porti idee ed emozioni, sospinta dall’energia che nel loro sound scorre attraverso musica, canto e piccolo teatro, unendo musicisti e pubblico. Salvifica e rinnovatrice, la loro musica trae forza e vitalità dalle diverse origini dei componenti della band: Venezia, Genova, Roma, Martina Franca, Catania, Siracusa. Un percorso musicale che usando la nostra penisola come spina dorsale, si apre alla grandezza del mondo in cui viviamo.
Dopo svariati cambi di line up e diverse ricerche stilistiche, il gruppo trova un proprio sound: è la Manteca*. Un “caldieron**” di stili sapientemente amalgamati quali folk, reggae, rock, swing, world music e blues. La Manteca è cantata in più lingue e dialetti. Il suo ritmo è quello dei “vogadori***”. È quello delle danze tribali. È il pulsare della terra. È il battito del rock. È una canzone di protesta. È una ballata d’amore.
- *Manteca: dal dialetto Veneziano; pomata, unguento ma anche preparato di consistenza cremosa, insieme di ingredienti.
- **Caldieron: grosso pentolone, in genere di rame, in ci si cuoceva la polenta rimestandola per ore.
- ***Vogadori: rematori.
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