Nika nasce a Mosca nel 1991, figlia di madre russa e padre italiano. Un anno dopo la nascita si trasferisce con la madre in Italia e cresce nel piccoli paese di Zero Branco, nella campagna veneta. Viaggia moltissimo durante tutta la sua vita e all’età di 17 anni si trasferisce in Ecuador per uno scambio interculturale studentesco.
“Figlia di un pittore e restauratore, è grazie al padre che si avvicina alla fotografia infatti, egli possiede una vecchia Minolta a pellicola, che qualche anno dopo verrà presa dalla figlia per i suoi primi esperimenti.”
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Nonostante inizi a fotografare già nell’era del digitale, Nika decide di imparare le basi tecniche attraverso l’analogico. A 17 anni riceve la sua prima reflex digitale ed evolve ulteriormente la sua tecnica e il suo occhio. Diplomatasi in Scienze Sociali nel 2010, decide di rischiare tutto dando adito alle sue aspirazioni e si iscrive all’ISFAV di Padova, un istituto superiore di fotografia ed arti visive. Scopre così l’enorme passione per la camera oscura e la stampa analogica, che affina nelle sue funzioni basilari durante il primo anno di scuola.
Il secondo anno invece acquisisce maggiore dimestichezza con tecniche, luci ed attrezzature proprie dello studio fotografico e sviluppa un’estetica più personale e caratteristica. Ottiene il diploma superiore in fotografia presso l’ISFAV nel giugno 2013 iniziando a lavorare subito come professionista.
La fotografia oltre ad essere il suo lavoro, diventa la voce dei suoi occhi ed è il mezzo preferito per indagare negli abissi della natura umana più atavica con tutte le sue sfaccettature oniriche ed enigmatiche.
E’ un viaggio nell’oscurità dalla quale veniamo, rischiarata ogni tanto da lampi di luce improvvisa e nitida. Il sonno della ragione produce mostri, e nell’oscurità solo qualche raggio di luce può salvarci.
Cupio Dissolvi.