Radio Zastava
[Giovedì 10 Agosto]
Onirici, lisergici, eclettici, furiosi, irriverenti… I RADIO*ZASTAVA sono una formazione unica nel variegato panorama delle band europee di derivazione balcanica. Attivi dal 2005 e provenienti dalla multiculturale Gorizia, gli otto elementi sono portatori di un corredo genetico italiano, friulano, sloveno, austriaco, serbo-bosniaco.
“Pochi come loro sono in grado di coniugare la rigorosa conoscenza dei più intricati ritmi, armonie e melodie dell’Est Europa con una diversità di background musicali che spaziano dal rock al punk, dallo swing alla libera im improvvisazione, dal reggae alle più disparate pulsioni elettroniche, il tutto impreziosito da una grande carica e teatralità.”
In 9 anni di attività, la band goriziana ha macinato decine di migliaia di chilometri, esibendosi in mezza Europa (Italia, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Inghilterra, Scozia, Bosnia, Slovenia, Russia, Serbia…) e partecipando a blasonati festival, fra cui Fête de la Musique (Parigi), Paradise Gardens (Londra), Sherwood Festival (Padova), Küstendorf (Serbia), Deň Radosti (San Pietroburgo), Guca (Serbia), avendo l’occasione di condividere il palco e guadagnarsi il rispetto di gruppi ed artisti del calibro di Kultur Shock, Boban Marković, Emir Kusturica e altri.
Freschi dalla consacrazione al Sabor Trubača di Guča 2013 – il più grande festival del mondo dedicato alle fanfare balcaniche – dove esibendosi davanti a 20mila persone hanno ottenuto un prestigioso secondo posto alle spalle dei rappresentanti della Serbia, e forti della pubblicazione di un nuovo disco (Silentium, dicembre 2013) dal sound spontaneamente non convenzionale, i RADIO*ZASTAVA volgono la loro pulsione creativa ad orizzonti propri tutti da scoprire con l’ironica arroganza e la sincera generosità che li contraddistinguono.
Lineup:
- Gabriele Cancelli – trumpet, vocals
- Nico Rinaldi – alto sax
- Leo Virgili – trombone, vocals
- Walter Grison – tenor & baritone sax
- David Cej – accordion, vocals
- Stefano Bragagnolo – percussions
- Predrag Pijunović – tapan, jaw harp
- Marco Kappel – helikon