Nikolina Petolas
[Pamarte]
Il lavoro nel settore della grafica e del web design ha permesso a Nikolina di acquisire competenze in campo digitale. Con oltre 10 anni di sperimentazione in varie sezioni della fotografia, dal ritratto allo still-life, dai paesaggi alla macro, ha sentito il desiderio di espandere la sua visione fuori dall’inquadratura fotografica e ha quindi iniziato a fare fotomontaggi complessi come modo per esprimere le proprie idee.
“Nikolina è affascinata dal comportamento umano: con le sue opere cerca di sottolineare gli aspetti psicologici e sociali della nostra identità e degli effetti che la ricerca dell’infinito dell’anima ha sulle nostre vite.”
Nelle sue presentazioni metaforiche, dalle personalità multiple, dai paesaggi sognanti alle creature e agli ambienti sconosciuti e scuri, usa l’osservazione dei conflitti interiori e delle domande che da essi nascono, come un sognante e vivace esempio per mostrare emozioni complesse e la sua personale esperienza del mondo.
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La dichiarazione d’artista:
“Le mie opere combinano ciò che a prima vista sembra incompatibile e senza senso.
Donna gatto, frutti giganti, pesci volanti, ambiente post-apocalittico, creature che nascono in una grotta con insetti… anche se ispirate dal mio amore per la fantascienza, il fantasy, le nuove tecnologie e alcuni mondi surreali lontani, sono la riflessione della mia immaginazione, del modo in cui percepisco il mondo e le persone che mi circondano…
Questi sono mondi pieni di auguri e di errori che si mostrano nella natura umana. Anche se in un primo momento sembra una scena da un sogno strano o talvolta da storie di orrore, in realtà questa storia è incoraggiata da ciò che sta accadendo a noi e che si riflette nel nostro modo di vivere. Si tratta di storie sulle emozioni, sul crescere, sulle persone e sulle loro maschere, sulle fantasie, sulla creazione e sulla distruzione, sulla natura primordiale dell’uomo, sui sogni non realizzati, sul dolore, sui cambiamenti e forse su nuovi inizi…
Insetti, animali, macchine, scheletri, e talvolta una combinazione di tutto questo… li uso come narratori che ci conducono attraverso questi mondi surreali. Spesso sono i resti di ciò che una volta era vivo o aveva uno scopo. Mi piace creare un nuovo ambiente surreale in cui queste cose strane e spesso morte o apparentemente inutili abbiano un nuovo significato. Nel mio lavoro hanno un nuovo scopo e cominciano ad esistere come parte simbolica della mia storia in un nuovo significato e forma”.